Dopo ‘a bulla re’ lochi santi, dal vecchio Sikeloi mi è piaciuto riprendere, rivedendolo e alleggerendolo, firi caccia ‘u lign’ ‘a varca, in cui il verbo “cacciari” assume, in questo caso, il significato di mandare, portare lontano, far crescere. Quindi, … il legno della barca fa crescere la fede!
È una storiella che non so se sia vera, propenderei per il no, ma che appartiene a quelle tradizioni popolari che non andrebbero smarrite, fanno parte, sono esse stesse la nostra memoria … e danno anche vivaci spunti di riflessione!
È la storia di un tizio, in partenza per la Terra Santa, a cui un amico, religioso assai, chiede, quasi implorante, … “m’ ‘a puorti ‘na leffa r’a Cruci?”, “mi porti un frammento della Croce?”!
Il tizio si reca in Terra Santa, … ovviamente non trova alcuna Croce, … torna in Sicilia, … “‘bbi, chiddu ora mi cecca ‘a leffa r’a Cruci”, “vabbè, quello ora mi cerca il frammento della Croce”!
Non volendo dare un dispiacere all’amico devoto, … pensa, ripensa, … va al mare, si avvicina alla vecchia barca di un pescatore, tira fuori il coltellino … ed ecco ricavata ‘a leffa r’a Cruci …!
Non appena lo incontra, l’amico devoto chiede … “t’ ‘o ‘rihurdasti r’a leffa r’a Cruci?”, “ti sei ricordato del frammento della Croce?” …
E, ricevuto il “sacro” ricordo dalle mani dell’amico premuroso, se ne tornò a casa felice e con la sua fede aumentata dal frammento della santa Croce, … o, meglio, da una scheggia di legno presa da una vecchia barca … firi caccia ‘u lign’ ‘a varca …!
Una storiella semplicissima, che fa anche sorridere, … è bastato poco all’amico per andarsene felice e contento … e con la fede persino cresciuta!
Morale della favola, ogni tanto una piccola bugia, … ‘na pigghiatedda pp’ ‘o culu …, senza malignità, senza cattiveria, … fanno anche bene!